
Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia partecipa con un importante prestito alla mostra ODISSEE. Diaspore, invenzioni, migrazioni, viaggi, pellegrinaggi (Torino, Palazzo Madama, Corte medioevale, 16 novembre 2017-19 febbraio 2018), curata da Guido Curto.
La mostra intende sviluppare il tema del viaggio e delle migrazioni, fra storia e contemporaneità, ed è articolata in 12 sezioni tematiche, ciascuna delle quali è rappresentata da 5 o 6 opere altamente significanti dei principali fatti migratori della nostra storia: dalla Preistoria alle migrazioni di oggi, passando attraverso l'espansione dei grandi Imperi, le invasioni barbariche, i pellegrinaggi propri delle grandi religioni, i viaggi degli esploratori e dei conquistatori, le emigrazioni verso l'America.
I primi spunti di riflessione sul tema del viaggio si rintracciano nel mondo antico e rimandano al racconto dell'Odissea, con lo spaesamento del viaggio e il confronto con l'Altro.
Ed è proprio in questa sezione che trova posto il prezioso vaso prestato dal Museo di Villa Giulia: una splendida Hydria a figure nere appartenente alla classe delle idrie ceretane, prodotte a Cerveteri da artigiani del nord della Ionia (attuale Turchia settentrionale), attribuita al Pittore dell'Aquila (530-520 a.C.) e proveniente da una tomba della necropoli della Banditaccia di Cerveteri. Su un lato di questo vaso è infatti rappresentato uno degli episodi più celebri dell'avventuroso viaggio affrontato da Odisseo per tornare alla sua Itaca: l'accecamento del ciclope Polifemo.