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Libri Stregati 2025

La Ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri

di Giorgio Van Straten

Sala 14, Sezione epigrafica, Specchio in bronzo
ETRU image

G. Van Straten, La Ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri, Laterza


“Amanti è una parola bellissima, contiene in sé la forza della passione, il senso di un’unione di menti e di corpi, la consapevolezza che non c’è spazio per altro che non siano le due persone innamorate. (…) Questo voleva dire essere amanti anche per Nada e Hermann: costruire attorno a loro una membrana che permettesse di dimenticare il mondo, di cancellare tutto quello che congiurava contro di loro: le famiglie, le convenzioni, la guerra” (pp.67-68). 

Nel libro, al tempo stesso romanzo biografico e ricostruzione storica, viene narrato l’incontro che cambia la vita della giovane Nada e ne innesca la presa di coscienza personale e politica segnando un punto di svolta irreversibile: l’incontro e l’innamoramento con un sottoufficiale della Wermacht avverso al nazismo. Insieme ad Hermann, Nada deciderà di fuggire da un matrimonio infelice con un convinto sostenitore del regime fascista per unirsi alla lotta partigiana, dividendo con lui pericoli e difficoltà e prendendo parte a numerose azioni in prima persona.

Specchio con Turan, Elina, Ermania, Elachsantre, 475-450 a.C. da Palestrina, Necropoli della Colombella.

Specchio con Turan, Elina, Ermania, Elachsantre, 475-450 a.C. da Palestrina, Necropoli della Colombella.

Il sogno di liberazione e riscatto dei propri paesi oppressi andrà dunque di pari passo con quello di poter vivere liberamente il loro amore, superando ostacoli e convenzioni, costruendo una vita insieme nella nuova realtà che anche loro avranno contribuito a creare: presto, però, dovranno amaramente rendersi conto che il futuro non è dalla loro parte, e i sacrifici fatti in nome della libertà dai combattenti saranno presto dimenticati – quasi rinnegati - dall’Italia repubblicana. Le difficoltà di ogni genere incontrate da Nada e Hermann sul loro cammino li porteranno infine ad allontanarsi, senza però mai dimenticarsi completamente. 

L’opera abbinata a questo libro non può che essere lo specchio in bronzo datato alla metà del IV secolo a.C. da una necropoli di Palestrina su cui è raffigurata la più famosa coppia di amanti dell’antichità, Elena e Paride (i cui nomi sono etruschizzati in Elina ed Elachsantre). Anche loro, come Nada e Hermann, verranno travolti dalla potenza di un amore cui non è possibile resistere (qui personificato in Turan, l’Afrodite etrusca), e dalla violenza di una guerra che infine li separerà.

testo di Giulia Bison

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