
Per il ciclo ETRUlegge, mercoledì 1 ottobre alle ore 17.45 Museo ETRU ospita la presentazione del volume "Mesopotamia" di Olivier Guez*.
L'Autore dialogherà con Antonio Monda.
Ingresso libero in sala fortuna fino ad esaurimento posti.
Prenotazione consigliata all'indirizzo mail: presentazioni11@yahoo.com
Avventuriera, archeologa, scrittrice, diplomatica, spia in grado di parlare fluentemente arabo e persiano, Gertrude Bell fu la donna più potente dell’impero coloniale britannico al termine del primo conflitto mondiale.
Protagonista della creazione del moderno stato dell’Iraq, di cui ha contribuito a tracciare i confini, idealista come il suo fedele alleato Lawrence d’Arabia, coraggiosa, tenace e imperialista come il giovane Winston Churchill, figlia amata e incompresa di una ricca famiglia vittoriana, donna disperatamente innamorata, Gertrude Bell resta per noi un enigma, persa nel silenzio che la Storia, troppo spesso, riserva alle imprese femminili.
Dalla scoperta di giganteschi giacimenti di petrolio ai crudeli giochi di potere tra inglesi, francesi e tedeschi, dalle trattative sotto le tende beduine alle sabbie di Baghdad, dove il destino di migliaia di persone è ogni giorno appeso a un filo: Olivier Guez recupera dal deserto la vita di una donna straordinaria, per raccontare l’epopea travolgente di una terra mitica e maledetta, la terra di Abramo, la terra del diluvio e di Babele, dei sogni infranti di Alessandro Magno: la Mesopotamia.
*Olivier Guez è uno dei più noti scrittori francesi. Nel 2017 ha vinto il premio Renaudot per "La scomparsa di Josef Mengele". Da questo romanzo Kirill Serebrennikov ha tratto l’omonimo film, presentato al Festival di Cannes 2025. Guez ha inoltre pubblicato in Italia "Elogio della finta" (2018), "Nel paese dell’aquilone cosmico" (2022) e ha curato "Il secolo dei dittatori" (2020). Ha ricevuto il Deutscher Filmpreis per la miglior sceneggiatura nel 2016 con il film "Lo Stato contro Fritz Bauer". Collaboratore per anni delle più importanti testate internazionali, ha scritto per “Le Monde”, “Le Point”, “The New York Times”, “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, “Corriere della Sera” e “Il Foglio”.