La Morte e la Fanciulla
Kairi Quartet (Giappone-Austria)
Primo premio al XII Concorso Internazionale Premio “Annarosa Taddei” 2024
Musiche di :
- W.A. Mozart, "Quartetto k575"
- Dániel Dobri, "Oltre il fiume. Epigrafe etrusca immaginaria" (Prima assoluta)
- Flavio Colusso, "Fuoco"
- F. Schubert, "La morte e la fanciulla", Quartetto D810
Kairi Quartet
Taiga Sasaki, violino primo
Yu Mita, violino secondo
Jiliang Shi, viola
Hotaka Sakai, violoncello
in collaborazione con :
Associazione "Annarosa Taddei"
Concerto incluso nel biglietto d'ingresso del Museo (13€ museo / 4€ giardini)
Per informazioni: info@musicaimmagine.it
La morte e la fanciulla
Primo concerto della XXIV edizione de L’Orecchio di Giano: Dialoghi della Antica et Moderna Musica, nei giardini di Villa Giulia con il Kairi Quartet. I talentuosi giovanissimi musicisti giapponesi residenti a Salisburgo, Primo premio al Concorso Internazionale Premio “Annarosa Taddei” 2024, interpretano due celebri composizioni classiche, il sereno Quartetto k575 di Mozart e il travolgente "La morte e la fanciulla" di Schubert, in dialogo con due composizioni di autori contemporanei, "Fuoco" di Flavio Colusso e, in prima assoluta, il nuovo brano composto appositamente per questa occasione dal compositore ungherese Dániel Dobri "Oltre il fiume. Epigrafe etrusca immaginaria".
Kairi Quartet Fondato a Tokyo nel 2015 sotto la guida di Saiko Azuma del Tokyo College of Music, il Kairi Quartet nel 2017 ha vinto il Secondo premio - primo non assegnato - al Japan Classical Music Competition di Tokyo e, nel 2024, il Primo premio al Concorso Int.le “Premio Annarosa Taddei” di Roma. Dal 2023 il Gruppo è sostenuto dalla fondazione giapponese Meigakudō Music Foundation. Il Quartetto è composto da Taiga Sasaki e Yu Mita (violini), dal violista cinese Jiliang Shi, che si è unito al gruppo nel 2023, e Hotaka Sakai (violoncello). La parola giapponese Kairi significa “miglio marino” e vuole rappresentare il desiderio dei quattro membri del gruppo di oltrepassare i confini della musica e renderla accessibile a tutti, credendo fermamente nell’universalità del suo linguaggio che può essere compreso e "parlato" da ognuno di noi. La visione artistica dei quattro giovani musicisti è radicata nella convinzione che i valori tradizionali possano coesistere con il modernismo, adattandosi ai diversi e mutevoli approcci stilistici.