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Etru a Casa - Villa Poniatowski

Testa maschile da Forte Antenne

22 Gennaio 2021

di Antonietta Simonelli

L’Italia postunitaria proiettata verso la modernità con la sua intensa attività costruttiva e distruttiva determina una nuova stagione anche per le scoperte di antichità. È questo il caso della Testa maschile in terracotta da Forte Antenne.

Testa maschile in terracotta, Forte Antenne, Roma,  n. inv. 9681

Testa maschile in terracotta, Forte Antenne, Roma, n. inv. 9681

All’interno del parco di Villa Ada sulla collina che domina il punto in cui il fiume Aniene confluisce nel Tevere, sorgeva l’antica città di Antemnae, che derivava il suo nome dalla strategica posizione (ante amnem: davanti al fiume).

Noto dalle fonti antiche, il sito fu individuato agli inizi dell’Ottocento e la sua ubicazione confermata dalle scoperte archeologiche avvenute in occasione della costruzione di Forte Antenne, uno dei quindici fortilizi progettati all’indomani dell’Unità d’Italia per difendere la città di Roma da eventuali attacchi delle truppe francesi.

Il sito della turrigerae Antemnae – come ricorda Virgilio – confermava così il suo carattere di baluardo difensivo e gli sterri, iniziati a partire dal 1882, misero subito in luce tratti della fortificazione di VI sec. a. C. evidenziando un’interessante continuità di funzione.

Gli scavi restituirono anche materiale votivo e frammenti di decorazioni architettoniche, tra cui la splendida testa di giovane uomo in terracotta, oggi esposta nella cosiddetta Sala dei Busti al primo piano di Villa Poniatowski. Con ogni probabilità essa faceva parte della decorazione frontonale di un edificio di culto (III-II sec. a. C.) insieme con una figura seduta di Minerva, conservata sempre a Villa Giulia.

Colpisce il dinamismo della raffigurazione e lo stile “patetico” con cui sono resi i  tratti: la torsione del collo, i grandi occhi nelle orbite profondamente incavate, la bocca dalle labbra carnose leggermente dischiuse, i capelli a folte ciocche, che in un gioco di chiaroscuri conferiscono al volto un forte espressionismo, tutto contribuisce al fascino di questa opera.

 

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