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Etru a Casa - Villa Poniatowski

Le decorazioni della Sala dei Busti e della Sala delle Absidi

8 Gennaio 2021

di Francesca Montuori
La Sala dei Busti

La Sala dei Busti

Lo Speciale Villa Poniatowski continua a raccontarvi la storia della villa anche attraverso le decorazioni delle sue sale, recuperate dopo un lungo restauro e riconducibili alla fine del ‘500, ai rifacimenti operati nel ‘700 e alla sistemazione di inizio ‘800.

Due sale in particolare mostrano contemporaneamente le tre principali fasi decorative della villa, legate rispettivamente ai nobili Cesi, Sinibaldi e Poniatowski.

Una di queste è il primo ambiente che si incontra accedendo al piano nobile, detta “Sala dei Busti” per gli affreschi della fascia alta con busti all’antica alternati a riquadri con grottesche.

La Sala dei Busti e l'abside della cappella della villa

La Sala dei Busti e l'abside della cappella della villa

Dall’analisi delle murature sappiamo che la costruzione di questa sala risale alla seconda metà del ‘500 quando la Villa apparteneva ai Cesi, e le decorazioni in alto sono riconducibili a questo periodo.

Un tempo però la sala era divisa da un tramezzo in due ambienti: quello sulla sinistra costituiva il corpo di una piccola cappella di cui rimane oggi solo l’abside; l’altro sulla destra era con ogni probabilità uno studiolo.

La ricomposizione dello spazio in un unico ambiente avvenne nel ‘700 con i Sinibaldi che fecero unificare anche le decorazioni, riprendendo il motivo a busti e grottesche dello studiolo.

Le pitture vennero poi integrate nel primo ‘800 con gli affreschi a trompe l’œil in finti marmi e gli stucchi di gusto neoclassico nella parte bassa, che facevano da sfondo agli oggetti della collezione di Poniatowski.

Sala dei Busti, Stucco con scena di sacrificio

Sala dei Busti, Stucco con scena di sacrificio

Questo stesso tipo di stratificazione è visibile nella “Sala delle Absidi”, dove l’intervento di restauro ha lasciato in vista ciò che nell’ '800 era stato coperto da un soffitto incannucciato a volta, parzialmente rimosso per il cattivo stato di conservazione.

Questo ambiente in origine era unito a quello alle sue spalle (la “Sala dei camini”) e venne questa volta suddiviso dai Sinibaldi con un tramezzo.

La Sala delle Absidi

La Sala delle Absidi

Le decorazioni in alto, prevalentemente cinquecentesche, alternano riquadri con paesaggi e figure allegoriche (forse delle muse), mentre negli angoli erano dipinti stemmi nobiliari, oggi quasi illeggibili.

Ma se si fa attenzione sul tramezzo inserito nel ‘700 è ancora parzialmente visibile lo stemma dei Sinibaldi, cui sono riconducibili gli affreschi di questo lato della sala.

L’intervento ottocentesco era invece rivolto a creare un ambiente pulito e raccolto, caratterizzato dalla volta e dalle strette absidi alle pareti che accoglievano forse delle statue della collezione Poniatowski.

 

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