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Etru a Casa - Agro Falisco e Capenate

Conocchia da Falerii Veteres

30 Maggio 2020

di Alessia Argento

Se avete giocato con noi alla moda antica avrete sicuramente indovinato questo oggetto che la nostra principessa tiene fra le mani e che ci rivela le attività che svolgeva per la famiglia e il ruolo che rivestiva all’interno della società falisca.

Scopriamo di cosa si tratta...

Conocchia, Necropoli di Montarano, Tomba 15, Falerii Veteres, Sala 33.

Conocchia, Necropoli di Montarano, Tomba 15, Falerii Veteres, Sala 33.

Nell’ambito del sepolcreto di Montarano, il più antico di Falerii (Civita Castellana), è stata rinvenuta una tomba a fossa appartenente ad una figura femminile. Il corpo era stato deposto entro un sarcofago di tufo, mentre in un loculo laterale erano stati sistemati gli oggetti personali, che venivano a comporre uno dei più ricchi corredi attestati nell’Agro falisco nei decenni finali dell’VIII sec. a.C.

Tra gli oggetti, oltre a un ricco servizio di vasellame bronzeo, spicca una pregiata conocchia, lunga circa 70 cm, costituita da un’asta in legno rivestita di lamina di bronzo, intarsiata con bottoni di ambra e culminante in due branche, sulle quali si avvolgeva la lana per filarla. Era collocata lungo il fianco sinistro della defunta, in una posizione ricorrente per questo tipo di strumento.

Sulla destra del corpo, all’altezza del bacino, era collocato invece un fuso di cui rimane la  fuseruola decorata a borchiette di bronzo.

La conocchia veniva tenuta sotto il braccio e puntata con l’estremità inferiore alla veste o alla cintura e con una manovra, faticosa per la donna, veniva fatta torcere la fibra grezza, di per sé troppo corta, al fine di formare un filo lungo per la tessitura. Talvolta, gli esemplari più lunghi potevano essere infilati in un buco apposito del pavimento o della parete.

La filatura era uno dei compiti primari che la donna doveva assolvere nell’ambito familiare e sociale. La presenza di questo strumento nella tomba enfatizza lo status privilegiato della defunta, che apparteneva probabilmente a una ricca aristocrazia terriera in possesso di armenti.

Le dimensioni monumentali e le caratteristiche ornamentali della conocchia fanno presumere, in questo caso, anche una possibile funzione cerimoniale dell’oggetto come simbolo di potere, alla stregua degli scettri.

 

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