
Nuovo appuntamento per Chi (Ri)cerca Trova, il ciclo di conferenze che presenta la ricerca scientifica e i progetti di studio che coinvolgono il Museo Nazionale Etrusco, a cura dei Servizi Educativi del Museo.
Venerdì 21 novembre alle ore 16.00 Fernando Gilotta*, Martin Bentz**, Alessandra Coen*** e Marina Micozzi**** ci parleranno della necropoli di Monte Abatone a Cerveteri.
Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti.
Prenotazioni all’indirizzo mn-etru.didattica@cultura.gov.it
Cerveteri, con il suo grande porto emporico (Pyrgi), fu la città più ricca e potente d’Etruria, in particolar modo tra epoca orientalizzante e arcaica (tardo VIII-primi decenni del V sec. a.C.). Non a caso, dunque, un gruppo di personalità scientifiche di spicco, già impegnate in progetti di tutela, scavo, studio e riordino di materiali pertinenti alla metropoli etrusca, decise di avviare agli inizi degli anni ‘90 del secolo scorso un ambizioso programma di ricerca a ‘tappeto’ incentrato su una delle due grandi necropoli urbane della città, quella poco nota di Monte Abatone (l’altra, la Banditaccia, è notissima nel mondo intero ed è sito UNESCO). Un incarico a tale scopo venne affidato a un gruppo di (allora) giovani ricercatori, poi divenuti docenti delle Università di Bonn, della Campania, della Tuscia e di Urbino: saranno loro, dopo tanti anni, a raccontare brevemente le tappe di questa lunga avventura, certo non ancora terminata, portatrice della acquisizione di numerose e spesso inaspettate novità. La ricerca è nata e si è sviluppata attraverso una collaborazione strettissima con tutte le Istituzioni competenti, che hanno accolto con generosità negli anni docenti e collaboratori da tante parti d’Italia e dalla Germania.
Brevi curricula dei partecipanti
Fernando Gilotta*, già Professore Ordinario di Etruscologia e Antichità Italiche presso l’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, è membro ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici. Dal 2018 è condirettore della missione di scavo nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri, insieme a colleghi delle Università di Bonn, della Tuscia e di Urbino. Tra i suoi lavori, studi relativi a necropoli e aspetti culturali del mondo etrusco e italico centro-meridionale tra età orientalizzante e romanizzazione, con particolare attenzione per problemi di plastica, pittura parietale, ceramografia, arte incisoria.
Martin Bentz ** è Professore di Archeologia Classica presso l’Università di Bonn, membro ordinario dell’Istituto Archeologico Germanico e membro corrispondente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici. Dal 2018 è condirettore della missione di scavo presso la necropoli di Monte Abatone a Cerveteri, insieme ai colleghi delle università della Campania, della Tuscia e di Urbino. La sua ricerca si concentra principalmente sulla produzione e sul consumo della ceramica greca, sull’artigianato artistico etrusco sull’archeologia funeraria.
Alessandra Coen *** è Professoressa Associata di Civiltà dell'Italia preromana ed Etruscologia presso l’Università degli studi di Urbino, dove è anche coordinatrice del corso di laurea triennale in Scienze Umanistiche. Membro ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici. Dal 2018 è condirettrice della missione di scavo presso la necropoli di Monte Abatone a Cerveteri, insieme ai colleghi delle università di Bonn, della Campania e della Tuscia. La sua attività di ricerca è incentrata principalmente sull’archeologia funeraria, sulla ceramica orientalizzante, sulle oreficerie di età tardo classica ed ellenistica e sulle popolazioni italiche medio-adriatiche dell’Italia preromana.
Marina Micozzi**** è Professoressa Associata di Etruscologia e Antichità italiche presso l’Università della Tuscia, a Viterbo, dove insegna Etruscologia ed è coordinatrice del corso di laurea triennale in Scienze dei Beni culturali. Membro ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, dal 2018 è condirettrice della missione di scavo presso la necropoli di Monte Abatone a Cerveteri, insieme ai colleghi delle università di Bonn, della Campania e di Urbino. Indirizza la sua attività di ricerca principalmente verso la ritualità funeraria e la produzione artistica e artigianale dell’area etrusco-meridionale e del distretto medio-adriatico in epoca preromana.
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