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L’Orecchio di Giano a Villa Giulia. HÄNDEL A ROMA

12 giugno 2021 - ore 17

Concerto inaugurale della rassegna L’Orecchio di Giano-Dialoghi della Antica et Moderna Musica

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L’Orecchio di Giano-Dialoghi della Antica et Moderna Musica, giunto alla 20° edizione, dopo i felici esiti negli scorsi anni del progetto I naviganti del Tempo a Villa Giulia in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco, quest’anno si svolge integralmente nei giardini di Villa Giulia con otto concerti con illustri artisti internazionali ospiti dell’Ensemble Seicentonovecento.

INAUGURAZIONE della XX stagione
SABATO 12 GIUGNO 2021 | ore 17
VILLA GIULIA, p.le di Villa Giulia 9 - Portico a Emiciclo
HÄNDEL A ROMA

concerto in giardino con l’Ensemble Seicentonovecento
Flavio Colusso, dir. al cembalo
Maria Chiara Chizzoni soprano, Stefano Guadagnini controtenore
Valerio Losito e Paolo Perrone violini
Pietro Meldolesi violino, viola e flauto diritto
Matteo Scarpelli violoncello
musiche di Georg Friedrich Händel

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Info e PRENOTAZIONI +39.328.6294500 info@musicaimmagine.it
Biglietto concerto € 16,00 + € 4 ingresso ai giardini

> LEGGI DI PIÙ
Prenotazione obbligatoria posti limitati nel rispetto delle norme anti Covid-19
è necessario indossare la mascherina e arrivare con anticipo per evitare assembramenti all’ingresso

Per informazioni su altre modalità di biglietteria e abbonamento al Museo clicca qui

LA VENTESIMA INAUGURAZIONE ! … sabato 12 giugno alle ore 17: sotto gli splendidi affreschi del Portico a emiciclo il soprano Maria Chiara Chizzoni e il controtenore Stefano Guadagnini con l’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso, interpretano alcuni dei più celebri e affascinanti brani che il giovane Georg Friedrich Händel compose durante il suo soggiorno romano tra il 1707 e il 1709, alcuni dei quali furono poi ripresi in successive opere e oratori del periodo londinese.

Fra questi: Sì, la Gloria son io… Tornami a vagheggiar dalla cantata “Olinto pastore” HWV 143 (Roma 1708), scritta per Ruspoli e poi confluita nell’Alcina; Lascia la spina, da “Il trionfo del Tempo e del Disinganno” HWV 46 (Roma 1707), poi Lascia ch’io pianga (dal “Rinaldo”); Dunque sperando invano, rec.vo, aria e duetto da “Clori, Tirsi e Fileno” HWV 96, per Ruspoli (Roma 1707); Gloria bella di Aminta… Per abbatter il rigore, rec.vo e duetto da “Aminta e Fillide” HWV 83 (Roma 1708); Dolci chiodi amate spine, duetto da “La risurrezione” (Roma 1708).

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