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La villa di papa Giulio e il Palestrina

25 settembre 2021 - Ore 20.30

Concerto a cura di Musicaimmagine 

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Concerto incluso nel biglietto di ingresso al Museo al costo simbolico di 1 euro in occasione dell’apertura serale straordinaria delle Giornate Europee del Patrimonio.
Introducono:
Maria Paola Guidobaldi, Conservatrice delle collezioni, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Johann Herczog, Fondazione G.P. da Palestrina
Flavio Colusso, Musicaimmagine

Concerto con:
Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso
musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina

L’evento fa parte del progetto “Sulle orme del Palestrina” e si inserisce quest’anno nella manifestazione Festa Etrusca! La Storia si racconta” in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio: nei giardini di Villa Giulia la formazione solistica con sole voci maschili dell’Ensemble Seicentonovecento, diretto da Flavio Colusso, interpreta un raffinato programma di madrigali di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), musicista prediletto di Giulio III, il papa amante delle arti che fece edificare la splendida villa rinascimentale.
Nel concerto-conversazione si ascoltano composizioni a 4 voci tratte dal Primo Libro dei Madrigali e madrigali spirituali a 5 voci tratti dal Priego alla Beata Vergine, il “testamento musicale” di Palestrina, “scala del cielo” paragonata da Lino Bianchi al Paradiso di Dante.
Insieme all’archeologa Maria Paola Guidobaldi, conservatrice delle collezioni del Museo – che conserva, tra gli altri, importanti reperti provenienti proprio dal territorio della città di Palestrina, tra i quali la celebre Cista Ficoroni – e al musicologo Johann Herczog, direttore artistico della Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, si ripercorrono alcuni momenti della vita del compositore e del suo illustre mecenate papa Giulio, già vescovo di Palestrina – al secolo Giovanni Maria Ciocchi del Monte (1487-1555) – il quale aveva chiamato a Roma il giovane talentuoso “Giannetto” come maestro di cappella di San Pietro in Vaticano. A lui il musicista dedicò il suo Primo Libro di Messe con la celebre Missa Ecce Sacerdos Magnus.

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