
Per il ciclo ETRUlegge, giovedì 13 novembre alle ore 17.45 Museo ETRU ospita la presentazione del volume "La parola che cura. Uso e maluso della psicoanalisi oggi" di Simona Argentieri*.
In dialogo con l'Autrice Maddalena Santeroni.
Ingresso libero in sala fortuna fino ad esaurimento posti.
Prenotazione consigliata all'indirizzo mail: presentazioni11@yahoo.com
Un saggio autorevole e coinvolgente che invita a ripensare la cura non come un gesto tecnico, ma come una relazione complessa e irriducibilmente umana, restituendole la sua densità affettiva e teorica e smontando luoghi comuni e semplificazioni. Una lettura rivolta a medici, psicologi, terapeuti, ma anche a chiunque si interroghi sul senso dell’accudimento, della responsabilità e della relazione con l’altro.
Nel cuore della medicina – e ancor più nella psicoanalisi – si apre uno spazio essenziale e spesso trascurato: quello del “prendersi cura”, che va oltre la diagnosi e il trattamento, per abbracciare la complessità umana, affettiva e relazionale del paziente. In questo libro, scritto con rigore e passione, Simona Argentieri esplora con lucidità e calore i significati profondi della cura, le sue ambiguità contemporanee, le derive linguistiche, i rischi dell’eccessiva idealizzazione e le zone d’ombra delle pratiche terapeutiche. Tra riferimenti clinici, esperienze personali, riflessioni teoriche e osservazioni di costume, il volume intreccia psicoanalisi, medicina ed etica per esplorare in profondità il significato della cura: dalle funzioni di accudimento al rapporto mente-corpo, dalla prevenzione alla sofferenza psichica, fino al tema tormentato dei rapporti tra medicina e Intelligenza Artificiale.
*Simona Argentieri è membro ordinario e didatta dell'Associazione Italiana di Psicoanalisi e dell'International Psycho-analytical Association. Tra i suoi libri: "Il padre materno" (1999); "La Babele dell'inconscio" (2003 con J. Amati e J. Canestri); "L'ambiguità" (Einaudi, 2008); "A qualcuno piace uguale" (Einaudi, 2010; "In difesa della psicoanalisi" (Einaudi 2013, con S. Bolognini, A. Di Ciaccia e L. Zoja). Collabora con l'«Espresso» e «Micromega».